TAI CHI: TRA DANZA E POESIA

Se si ha la fortuna, una volta nella vita, di incontrare Master Hu, uno dei più grandi maestri di Tai Chi del mondo, già soltanto a vedere come si muove, cammina o parla, si intuisce la grandezza di questa disciplina millenaria. Ogni gesto del maestro è fluido, morbido ed elegante, ma soprattutto esprime serenità e tranquillità. Merito, infatti, di una pratica che consiste in una vera e propria meditazione in movimento, oltre a essere una fonte inesauribile di molteplici benefici per il corpo e per la mente.

Gli effetti benefici della disciplina dei Tai Chi si studiano ormai da tempo: accrescimento dell’agilità, di prontezza di riflessi e miglioramento della concentrazione, della gestione dello stress e della qualità del sonno.
Seguendo una disciplina che di base è una vera e propria arte marziale, equilibrio e flessibilità migliorano, il corpo si rilassa, le emozioni si calmano e la mente si placa. Allo stesso tempo nasce una forza interna elastica e sensibile che diventa una forma naturale di autodifesa. I movimenti lenti e la respirazione profonda stimolano la circolazione sanguigna e aumentano l’apporto di ossigeno alle cellule. La contrazione e il rilassamento muscolare attivano il sistema immunitario e lo spostamento da un piede all’altro quello linfatico.

Come per lo yoga, anche il Tai Chi è praticabile in qualsiasi fase della vita, a qualsiasi età e con qualsiasi condizione fisica. La bellezza di quest’arte emerge anche dai nomi delle figure, onirici e poietici: l’airone bianco che spiega le ali, le mani che si muovono come nuvole, la dama di giada che tesse al telaio. Tutti gesti che richiamano una danza silenziosa, ma mimano una lotta con un “altro” immaginario.

.

<<Non importa essere bravi o prevalere, importa solo lo sforzo per migliorare. Noi siamo la nostra opera d’arte e su questo lavoriamo. Mentre ci si allena, è importante portare alla mente le sensazioni del corpo, scoprire le emozioni nascoste senza esserne travolti, accedere alle profondità dell’essere per avere una visione reale di ciò che accade. Così otteniamo la libertà di agire, non solo di reagire agli stimoli esterni stressanti>> [Manuela Beillard Blanchard – insegnante presso la scuola Tian Dao Taiji di Milano]

COME SI ARTICOLA UNA LEZIONE
Si inizia con i cinque “loosening”, ovvero una sequenza di esercizi volti a rendere fluidi i movimenti e a studiare le fasi di contrazione e rilassamento dei muscoli. Poi si passa alla forma, cioè a una forma di coreografia che comprende una serie di figure, colpi e posizioni di difesa tutti mutuati dalle arti marziali. Questa parte della sessione può variare ed essere breve, lunga o veloce. Finita la serie si procede con il Tui Shou, l’allenamento in coppia che serve a mettere in relazione se stessi con il mondo circostante. Inoltre, durante tutta la sessione, si eseguono esercizi di meditazione attraverso visualizzazioni.

.