Narra la legenda indiana che fu Brahma, creatore dell’universo, a donare l’Ayurveda al figlio Daksa, quindi ai gemelli Ashvin, medici degli dei, e infine a Indra, divino monarca universale, il quale la tramandò ai suoi discepoli. Al di là però delle origini mitologiche, l’Ayurveda rimane il più antico sistema medico del mondo: la sua comparsa in India risale a 3.500 anni fa.
Le linee guida di questa medicina tradizionale indiana si possono riassumere in un approccio integrato alla prevenzione delle malattie, non disgiunto dal ringiovanimento attraverso terapie naturali e scelte di vita sana. Nell’Ayurveda la salute è frutto di una ricerca dell’equilibrio tra mente, corpo, spirito e benessere sociale. Non siamo, perciò, solo il risultato di ciò che mangiamo, ma anche delle persone che ci circondano, dei pensieri che abbiamo e dei luoghi nei quali viviamo: è la somma di tutti questi elementi a creare l’armonia.
Non esistono programmi ayurvedici standard, perché i precetti sono diversi e calibrati sulla costituzione fisica (chiamata prakriti) di ognuno di noi. Esistono dei precisi tipi corporei e di conseguenza, per lavorare su noi stessi e raggiungere un ideale stato di salute, è fondamentale scoprire a quale tipologia apparteniamo. Possiamo partire dalla base, ovvero dalla conoscenza dei dosha: veri punti di incontro tra mente e corpo che determinano le caratteristiche fisico-mentali di ogni individuo.
Le tre tipologie hanno anche caratteristiche fisiche abbastanza riconoscibili.
VATA: è magro, leggero, rapido nei movimenti, ha spalle e fianchi stretti, mentre occhi, naso, denti e ossa sono spesso irregolari così come la sua energia è variabile e discontinua. Sensibile ai rumori forti e ai cambiamenti del suo ambiente, è portato a sprecare (energia, soldi parole…).
PITTA: ha costituzione media, incarnato chiaro, capelli dritti e sottili di colore biondo-rossiccio, belle proporzioni nei tratti del volto e molte efelidi. Sensibile al sole e al calore, mantiene il suo peso stabile e ama circondarsi di oggetti belli e lussuosi perché il suo rapporto col mondo è di tipo visivo.
KAPHA: è dotato di un fisico forte, solido e tendente al pingue; carnagione spessa, chiara, capelli scuri, occhi grandi liquidi e dolci. Dorme molto e si sveglia con difficoltà, è lento, ma molto resistente, facile ai raffreddamenti e all’asma.
Non tutti gli individui evidenziano la presenza di un solo dosha, anzi, molto spesso si combinano due o addirittura a tre dosha in una sola persona.
E voi, a quale dosha appartenete?