Campane tibetane, bagni di gong e cori di “Om”. L’armonia delle vibrazioni sonore entra nel profondo delle nostre cellule e creando spazi sensoriali capaci di migliorare la qualità della vita.
Ognuno di noi è materia che vibra, una rete di frequenze, energia che si propaga armoniosamente in ogni singola molecola, fino a creare un’aura di luce intorno al corpo che si dirama verso l’esterno.
La Medicina Vibrazionale è la disciplina olistica secondo cui ogni cellula, ogni pensiero ed emozione del nostro corpo possiedono una propria frequenza di risonanza. In base a questo principio, siamo sani se vibriamo alla nostra giusta frequenza, mentre ci ammaliamo quando questa vibrazione viene alterata da circostanze esterne o interne.
Per ristabilire l’equilibrio energetico-vibrazionale si possono usare varie tecniche e strumenti: non solo musicoterapia o suonoterapia, ma anche cristalloterapia, aromaterapia, floriterapia e cromoterapia. Ognuna di queste discipline agisce sul nostro sistema emotivo, fisico e spirituale per ricondurlo all’armonia tramite la creazione di vibrazioni e risonanze. Infatti, non a caso, gli strumenti curativi privilegiati appartengono alle antiche culture ancestrali più disparate e sono utilizzati da millenni.
Il sonaglio, ad esempio, si rifà alle pratiche sciamaniche per allontanare o richiamare gli spiriti. Le campane di vari metalli o di cristallo, possono essere suonate per risvegliare o calmare le energie.
Il gong, il grande piatto metallico usato da sempre nei cerimoniali religiosi orientali, è lo strumento di trasformazione per eccellenza; per questo, nei cosiddetti “bagni di gong”, il terapista/musicista riesce a creare nell’ascoltatore stati di profondo rilassamento suonando piatti di misure e composizioni diverse: un vero concerto di suoni maestosi, purificatori e arcaici, in grado di allontanare lo stress, farci dormire meglio e portarci ad assumere atteggiamenti più distaccati e positivi nel quotidiano.
Un altro strumento in grado a “curare il corpo” è il diapason: secondo alcune ricerche, infatti, usato come strumento terapeutico aprirebbe i ricettori cellulari dell’endorfina attraverso il proprio suo cristallino.
Strumento popolare e religioso insieme, il tamburo nella sue varie forme, si ritrova in ogni cultura del mondo per produrre stati di euforia o di pace; sarà che il suo ritmo rimanda a quello del cuore, ma con le percussioni possiamo riconnetterci al centro delle nostre emozioni, con il nostro “io” più profondo.
Infine, ultimo e sommo medium delle vibrazioni sonore, è la voce: l’energia di una parola, di un canto o di un insieme di suoni sono il più immediato e antico catalizzatore di stati di benessere nell’organismo.